di Reuven Ravenna

Finora avevo conosciuto la Puglia solo dal mare, dalla nave che mi portava da Haifa a Venezia. Ora ho conosciuto questa splendida regione tramite un viaggio organizzato da Israele. Ci è stata insuperabile guida il Rav Tomer Corinaldi, figlio della nota famiglia degli italkim in Israele da tre generazioni. Il nonno Corrado è stato uno dei primi olim degli anni Trenta e il Padre Michael il giurista che ha perorato l’ebraicità degli ebrei etiopi e delle varie etnie, dai samaritani ai Caraiti. Tomer e la giovane moglie, portoghese di famiglia marrana, vivono e operano da qualche anno nella Puglia, agendo da catalizzatore per un numero crescente di singoli che scoprono l’ebraismo, di cui abbiamo incontrato alcuni esempi nel viaggio.

Donato Manduzio

Naturalmente non abbiamo in primis tralasciata una visita a San Nicandro dove vive una piccola comunità ebraica che si è ricreata dopo l’alià del gruppo originario di discepoli del “Profeta” Donato Manduzio. Con commozione abbiamo celebrato lo Shabbat nel bet ha-keneset “Scola Nuova” a Trani, ricordando Avraham Zechillo zl che per primo lo riportò a noi, esempio di luogo di culto ebraico trasformato in chiesa nel Cinquecento, con la cacciata delle comunità ebraiche, e attualmente custodito da un gher che accoglie visitatori ebrei.
Abbiamo, per così dire, toccato con mano pagine della nostra storia, da Brindisi, dove furono sbarcati gli schiavi dopo la distruzione del Bet Hamikdash ai centri che videro una grande fioritura di sapienza ebraica dall’alto Medioevo fino alla cacciata: “Da Bari uscirà La Torà e La Parola del Signore da Otranto”. Grandi chachamim hanno onorato le comunità pugliesi. E per una inversione della Storia, sono passati per la regione nel secondo dopoguerra centinaia e centinaia di superstiti della Shoah, bloccati dagli inglesi fino alla nascita dello Stato di Israele.
Per un triennio i profughi furono sistemati in ville fraternizzando con le popolazioni locali. Decine di bambini sono nati lì. Recentemente gruppi di israeliani hanno visitato i luoghi natali, accolti caldamente dagli abitanti pugliesi. A S.Maria al Bagno abbiamo visitato il museo “della Memoria e dell’Accoglienza” che conserva immagini di una saga di umanità indimenticabile. Una settimana che mi rimarrà nel cuore, per la bellezza della Puglia, dei suoi oliveti, del barocco delle sue città, ma soprattutto per i sentimenti a livello umano suscitati dall’incontro con ebrei che hanno scoperto Israele, forse discendenti degli espulsi del sedicesimo secolo.

 


Trani. Foto di Martin Stiburek su licenza Creative Commons

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