di Anna Segre

Una pietra d’inciampo offre al nonno Nando l’occasione per raccontare al nipote Daniele la propria storia e quella della famiglia, distrutta in parte della Shoah: i nonni, lo zio, la sorellina e in seguito anche il padre arrestati e deportati, le fughe e i nascondigli, la liberazione di Roma, l’attesa vana di un ritorno. La vicenda che già Lia Tagliacozzo (autrice della prefazione, figlia di Nando e madre di Daniele) aveva narrato nel suo libro La generazione del deserto viene illustrata da Luca Esposito, grafico e comunicatore visivo, in un racconto a fumetti fatto di grandi tavole (quasi sempre una sola tavola occupa due pagine affiancate), sobrie, in bianco e nero, spesso concentrate su dettagli significativi: una porta, una statua, un’ombra; tra le immagini e le parole sono sapientemente inseriti alcuni documenti (lettere e biglietti dal carcere, il freddo linguaggio burocratico della comunicazione all’insegnante dispensata dal servizio, il biglietto sgrammaticato consegnato dai nazisti alla famiglia arrestata il 16 ottobre contenente le istruzioni su cosa è lecito portare con sé che rafforzano in chi legge la consapevolezza di trovarsi davanti a una storia vera. Il racconto termina con una nota positiva: “… dopo sessant’anni siamo riusciti a ricomporre una famiglia intera, con genitori, nonni e nipoti, perché vedi, piccolo mio, è la vita, più che la morte, a non avere limiti”. Un libro utile per far capire ai ragazzi (non ai bambini, direi: alcune immagini, anche se concentrate su pochi dettagli, sono decisamente inquietanti) che “la memoria della Shoah è molto più a portata di mano di quanto pensiamo”.

 

Luca Esposito, Un sampietrino dorato. La storia di Nando Tagliacozzo, Bertoni, 2022, pp.90, € 16

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