a cura di Silvana Momigliano Mustari e di Enrico Bosco,
con la collaborazione della biblioteca “E. Artom” della Comunità Ebraica di Torino

 

Joy H. Calico – La memoria cantata. A survivor from Warsaw di Arnold Schonberg nell’Europa dopoguerra – Ed. Il Saggiatore, 2023 (pp.541, €45)          

La studiosa americana analizza la trasfigurazione artistica del trauma della Shoah, in forma di brano dodecafonico in tre lingue, presentato in Germania ovest, Austria e Norvegia per l’occidente e in Germania est, Polonia e Cecoslovacchia per l’Europa orientale.    Il saggio di Paolo Dal Molin invece illustra la ricezione che se ne ebbe in Italia (ex principale alleato di Hitler, paese emanatore delle leggi razziste ma anche patria della Resistenza) allorquando nel 1947 la “cantata” debutta alla Fenice di Venezia, eseguita dall’Orchestra sinfonica della Radio italiana che la trasmette in diretta.  Schonberg è autore anche del libretto cioè del testo cantato da un sopravvissuto che in sette minuti sintetizza l’orrore dello sterminio e si conclude con lo Scemà Israel intonato dai morituri…La corposa bibliografia attesta la completezza di questo lavoro che all’analisi musicologica affianca quella della percezione e reazione dei vari popoli europei inchiodati davanti alla realtà storica. (s)

 John Carr – Fuga dal ghetto. La storia vera di un ragazzo ebreo sfuggito ai nazisti –   Ed. La nave di Teseo, 2023 (pp.382, €20)

Quattro anni di vagabondaggi attraverso l’Europa e verso l’Inghilterra per unirsi all’Esercito Polacco Libero e combattere contro Hitler. Il libro è stato scritto dopo aver percorso tutte le tappe toccate dal padre, in un racconto autentico sebbene mediato e per così dire “patinato”, scorrevole e affascinante.  Risulta chiaro che il racconto del protagonista adulto, ricco di esperienze e informazioni sui luoghi e sulla situazione politica, militare, strategica dei paesi coinvolti, non corrisponde a ciò che a quel tempo poteva sapere un ragazzo di quattordici anni, per quanto sagace.   Esempio di straordinaria capacità di sopravvivenza e resilienza: il giorno fatidico era stato quello in cui Chaim (poi Henry) era fuggito dal ghetto di Lodz, confidando nel suo aspetto ariano e nella padronanza del tedesco (oltre naturalmente dello yiddish e del polacco).  Nascondendo sempre la propria identità con trasformazioni camaleontiche, poté usufruire di aiuto e constatò che c’erano sacche di bontà anche in presenza di un male soverchiante: venne nascosto, nutrito, curato, vestito da individui diversi ma con il medesimo rischio mortale per loro che per lui. Un ragazzo ebreo che, avvalendosi di una serie di espedienti, di prontezza e astuzia, riuscì a restare vivo per tornare in Europa a combattere i nazisti vestendo l’uniforme del soldato britannico. (s)

Melotto Federico Un antichista di fronte alle leggi razziali. Mario Segre 1904 – 1944. Ed. Viella – 2022 (pp. 229, € 24)

L’autore, professore di Storia contemporanea presso l’Università di Mantova, ha scritto un’ottima biografia di Mario Segre, antichista, “uno dei migliori se non il migliore degli italiani”, docente di Epigrafia e antichità greca presso l’Università di Milano, nato da famiglia di religione ebraica della media borghesia torinese, assassinato ad Auschwitz insieme alla moglie e al figlioletto. Il testo ripercorre le tappe della sua vita: l’infanzia, la giovinezza e la formazione agli studi; le prime esperienze professionali; l’insegnamento universitario e il suo progetto scientifico nel Dodecaneso; le leggi razziali, la cacciata dall’Università; la delazione, i tentativi di fuga, la deportazione. (e)

Jonathan Freedland –L’artista della fuga. L’uomo che fuggì da Auschwitz per avvertire il mondo Ed. Neri Pozza – 2023 (pp. 411, € 20)

Il protagonista del libro è Walter Rosenberg (nome di battaglia: Rudolf Vrba) che, insieme con il compagno Fred Wetzler, organizzò e intraprese la fuga da Auschwitz e raccontò al mondo, in maniera dettagliata e precisa, il progetto dello sterminio e della “soluzione finale”. Il testo della narrazione inizia dall’arrivo al campo di concentramento, continua con i preparativi del nascondiglio all’interno del campo e si snoda attraverso la Polonia, la Cecoslovacchia, poi a Londra, in Israele, infine in Canada dove morì nel 2006. (e)

Dipinto di Samuele Navarro
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