a cura di  Silvana Momigliano Mustari e Enrico Bosco
con la collaborazione della biblioteca “E. Artom” della Comunità Ebraica di Torino

 

Eva Menasse – Il paese dei fiori oscuri – Giunti/Bompiani, 2023 (pp. 479, € 22)   Incredibilmente complesso e ricco di virtuosismi narrativi, il romanzo procede per fatti collaterali e inferenze, svelando la trama attraverso indizi minimi, lasciati filtrare in modo mirabile.   Nel Burgenland, quella striscia di pianura stretta tra le Alpi austriache e l’Ungheria, Dunkelblum rappresenta il paradigma dei villaggi di frontiera dell’Europa centrale, dove l’avvicendarsi delle occupazioni da parte dei regimi novecenteschi ha lasciato dietro di sé una scia di sangue.  Gli abitanti, immersi nelle loro ossessioni, per sopravvivere alle imposizioni, hanno dovuto elaborare comportamenti basati su silenzio, menzogna, complicità, omertà, e soprattutto il comodo e confortevole oblio.  Ma nel 1989, alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, nel placido villaggio dalle tendine alle finestre, qualcuno solleva i coperchi, cataloga le lapidi ripulite, scava nei campi, interroga le persone, gli zelanti collaborazionisti tremano e i crimini commessi durante il Nazismo riaffiorano in tutta la loro brutalità: “e la gente diceva che vi fosse seppellito un ebreo”. (s)

Danielle Sassoon – A Beirut non ci sono più cani – Ed. Vanda, 2023 (pp. 315, € 19)   Superato lo sconcerto per l’agghiacciante titolazione e l’immagine della copertina, il volume si presenta come una raccolta di racconti di argomento vario, brevi, alcuni brevissimi, quasi lampi, scorci di realtà, di ricordi quasi fotografici a rispecchiare le molteplici esperienze di vita e lavoro dell’autrice e, per questo forse, venati di amara ironia.   Quando è passata dal disegno alla scrittura, Danielle dice di sé: “figlia della buona borghesia ebraica, scacciata dai paesi arabi…approdata in Occidente spaesata e ansiosa di assimilazione…ho optato per una narrazione allegorica dei fatti…lasciando spazio all’opportunità implicita di fraintendimento”. (s)

Giulio Faldini, pioniere dell’ortopedia moderna tra Italia e Perù – a cura di Cesare Faldini e Francesco Pegreffi – Ed. Bologna University Press, 2022 (pp. 174, € 25)     

Nella collana “Quaderni di diritto delle attività motorie e sportive” a pieno titolo compare l’esemplare biografia di un luminare “fiore all’occhiello per la medicina ma anche esempio di perseveranza e forza interiore” a contrasto delle ideologie che lo costrinsero ad emigrare in Perù nel 1939.   Giulio Faldini, brillante studente dell’Istituto Rizzoli di Bologna e vincitore della carica di Direttore dell’Istituto Ortopedico Pini di Milano, divenne un profugo derelitto che, in virtù delle doti morali e della saldezza d’animo, seppe trasferire il metodo scientifico e la cultura ortopedica ai medici peruviani e pubblicò anche il primo manuale di ortopedia, diffuso poi in tutta l’America Latina.  La storia della breve ma incisiva vita di Giulio Faldini è stata ricostruita con il contributo di enti e studiosi al di qua e al di là dell’Atlantico. (s)

Jacques Fux – Eredità – Ed Giuntina, 2023, (pp. 131, € 14)     Non bastano tre generazioni per liberare il popolo ebraico dall’insopportabile peso dell’Olocausto e il fenomeno (studiato scientificamente dagli psicanalisti) si manifesta soprattutto in ambito femminile, per discendenza matrilineare, di madre in figlia.  Basandosi su questo assunto, Jacques Fux costruisce una struttura originale di romanzo che, alla narrazione classica, sostituisce pagine di diario, sedute psicanalitiche e note chiarificatrici, andando a formulare un esempio della psicopatologia derivante da tale eredità. La sopravvissuta vegeta immersa in un glaciale e impenetrabile silenzio, la figlia è travolta da paranoie, incubi e terrori, mentre la giovane nipote tenta di rimettere insieme i lacerti della memoria e i rami dispersi della famiglia. (s)

Jean-Luc Nancy – L’odio per gli ebrei. In dialogo con Danielle Cohen-Lévinas – Ed. Castelvecchi, 2023 (pp. 64, € 10)    Il pensiero di Nancy, illustre esponente del decostruzionismo di Derrida, viene rievocato dalla studiosa, fondatrice tra l’altro del Centre Emmanuel Lévinas.   Il dialogo sulle principali questioni relative all’argomento, viene a costituire una summa, sia in chiave diacronica che sincronica, arrivando a ragionare sull’inaspettato rigurgito del XXI secolo e concludendo in chiave pessimistica. (s)

Stefan Ihrig – Giustificare il Genocidio. La Germania, gli Armeni e gli Ebrei da Bismarck a Hitler – a cura di Antonia Arslan -Ed.Guerini, (pp 512, € 35)   Saggio fondamentale per conoscere il genocidio armeno con “le distruzioni, le follie ideologiche, i genocidi dell’intero XX secolo, ivi compreso il genocidio del popolo ebraico”.   Le connessioni tra Shoah e Metz Yeghérn (genocidio armeno) dovrebbero comparire nei testi di storia del Novecento onde valutarne le ripercussioni sul presente.  L’autore dirige il Centro di Studi germanici ed europei dell’Università di Haifa ed è coautore del Journal of Holocaust Research e, in questo saggio, pone al centro della ricerca il tema della perversa ideologia basata sulla “sostituzione di un ordine naturale ed antico (armeno) per rimpiazzarlo con un nuovo ordine e una storia, inventata mediante una minuziosa pianificazione etnica da parte degli artefici e propugnatori: i turchi e i nazisti tedeschi. (s)

Anna Folli – Ardore. Romain Gary e Jean Seberg, una storia d’amore – Ed. Neri Pozza, 2022 (pp. 395, € 20)    Già affermatasi con “Morante/Moravia- Storia di un amore”, Anna Folli, con questa appassionante ricostruzione, affronta la vicenda di due personalità complesse e fuori dal comune. I fatti sono quelli delle cronache del tempo e poiché gli scrittori vivono con le loro parole, a Romain Gary non sono attribuite frasi non pronunciate, riportando invece citazioni dai suoi discorsi, romanzi, interviste e testi autobiografici.  Per la bellissima, quanto infelice attrice americana, sempre avvolta in una matassa inestricabile di ansie, ammirata sulle due sponde dell’Atlantico e caduta nell’oblio e nella depressione bipolare, si è fatto ricorso alle lettere, alle interviste e ai suoi film.  L’autrice rivendica a sé i pensieri e le emozioni dei due protagonisti, avendone studiato a lungo le vite, già raccontate in numerose biografie. (s)

Tamar Herzig – Storia di un ebreo convertito: arte, criminalità e religione nell’Italia del Rinascimento – Ed. Viella, 2023 (pp. 317, € 29)  Basandosi su fonti archivistiche mai consultate, Herzig ( vice decano della facoltà di Lettere presso la Tel Aviv University e professore di Storia ) “ getta luce sulle relazioni ebraico-cristiane, il  mecenatismo l’omosessualità…e dimostra quanto la conversione degli ebrei fosse una questione centrale nella politica del Rinascimento” I raffinati gioielli che l’orafo ebreo Salomone da Sessa produceva avevano conquistati i ricchi e potenti signori di Ferrara , tanto che la fortuna sembrò arridere a lui e alla Comunità finché una denuncia per sodomia lo condannò a morte.   Solo la conversione gli salvò la vita e l’ebreo Salomone divenne Ercole de’ Fedeli, cattolico praticante per un trentennio. Ma quando la famiglia cadde nell’indigenza, nessun pio cattolico li soccorse, a dimostrazione che “il battesimo non trasformava i convertiti in soggetti del tutto diversi”. Salomone/ Ercole è ricordato soprattutto per “la Regina delle Spade” da lui realizzata per il duca Valentino, Cesare Borgia, figlio di Alessandro VI. (s)

Claudio Bruschi – Ebrei in Ancona. Storia di una comunità dall’Unità d’Italia ai giorni nostri Ed Affinità elettive (ae), 2022 (pp. 202, € 18)    Appassionato di storia locale, Claudio Bruschi presenta questo saggio per far conoscere al pubblico la comunità che presumibilmente risiede in Ancona da oltre mille anni.   Concentrando la ricerca dall’Ottocento a oggi, l’autore ha focalizzato le vicende della comunità nel contesto cittadino dall’emancipazione, alla persecuzione e deportazione, fino alla difficile ripresa e all’inesorabile declino in corso.  Tra i rabbini che si sono avvicendati ricordiamo Elio Toaff e Giuseppe Laras, figure note e apprezzate per cultura e impegno nel dialogo ebraico-cristiano.  Numerosi sono i personaggi illustri, tra cui si ricordano il matematico Vito Volterra e l’artista Corrado Cagli.    Oggi resta un piccolo nucleo di persone, eredi di una storia secolare e restano le vestigia religiose ed artistiche, tra cui palazzo Ajò. (s)

Claudio Barbujani – Questione di razza – Ed. Solferino, 2023 (pp. 268, € 17,50)     Volendo confutare scientificamente la teoria della razza, allignata sotto il Fascismo e abbattutasi su milioni di individui incolpevoli, quale miglior mezzo comunicativo di un appassionante romanzo, ambientato in quegli anni a Ferrara?  Le figure istituzionali ci sono tutte (podestà, prefetto, questore, segretario del Fascio, figli della Lupa, artisti del manganello e dell’olio di ricino) e ci sono pure gli ebrei, colpiti dall’applicazione delle leggi razziste e via via privati di ogni diritto e di qualsiasi mezzo di sussistenza. Ma il fascistissimo prefetto sembra interessato ad altro: approfondire scientificamente il concetto di razza ed effettuare sul campo osservazioni antropologiche che lo porteranno ad una scoperta straordinaria. La trama è ben ordita ma il valore del romanzo sta nell’approccio scientifico, rigorosamente dimostrato dall’autore che insegna Genetica all’università di Ferrara e che, secondo un critico spiritoso “è uno scrittore di razza”.(s)

Daniela NelvaNon ho mai potuto tacere”. Stefan Heym fra politica e letteratura (1913-2001) Ed. Carocci – 2023 (pp. 158, € 18)

L’autore insegna Letteratura tedesca nel Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne dell’Università di Torino. Stefan Heym, scrittore di origine ebraica, è figura poco nota in Italia di intellettuale socialista. Nato in Germania, ha attraversato il mare per arrivare negli Stati Uniti per poi rientrare a Berlino Est. Acuto osservatore delle dinamiche sociali e politiche affronta il rapporto tra socialismo e democrazia e il ruolo del popolo all’interno delle istituzioni. I temi, che rimangono attuali, sono le dinamiche del potere, la relazione tra letteratura e politica, descritti in brevi e densi capitoli (e).

 

Giovanni TesioPrimo Levi, Il laboratorio della coscienza Ed. Interlinea – 2022 (pp. 243, € 20)

L’autore, già ordinario di Letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale, ha pubblicato alcuni volumi di saggi, è stato giornalista della Stampa ed è anche autore di altri libri su Primo Levi, di un romanzo e di poesie. Il libro è composto di brevi saggi in un percorso dentro i temi salienti del lavoro di P. Levi, in un mondo tanto plurimo quanto intrecciato e intricato, in un’opera fortemente complessa. Il testo consta di una serie di brevi saggi succosi, densi, non sempre facili da leggere e un indice dei nomi.  (e).

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